A scuola di solidarietà
La classe terza della Scuola Secondaria di Belforte incontra il Sermit
Il 15 maggio 2015, noi alunni della classe III D della scuola secondaria di I grado di Belforte del Chienti abbiamo avuto un incontro con la Onlus SERMIT di Tolentino. Sono interventi in aula il Presidente dell’associazione Silvano Vellante, accompagnato da due giovani volontarie.
Il Sermit è un’associazione di volontari sorta nel 1993 per iniziativa di una donna che aveva deciso di aiutare i bambini in difficoltà con le adozioni a distanza; alla sua morte un parroco ed un gruppo di volontari hanno continuato la sua opera dando vita a progetti di cooperazione e sviluppo nei villaggi dell’Africa e Asia.
Attualmente l’associazione opera in vari Paesi del Sud del mondo come l’India e l’Uganda, dove costruisce scuole ed ospedali con le donazioni di privati, ma è anche attiva nel territorio locale, dove raccoglie cibo e vestiario per le famiglie in difficoltà.
Ogni sei mesi circa i volontari compiono dei viaggi nei Paesi in cui hanno dei progetti in corso per controllare che i contributi raccolti siano ben investiti. I referenti dell’associazione ci hanno mostrato dei video girati all’interno delle loro missioni.
Abbiamo visto immagini piuttosto forti, come uomini senza braccia né gambe che spartivano una piccola razione di cibo con animali denutriti, ma la scena che ci ha colpito di più è stata quella di un gruppo numeroso di bambini che si mettevano in fila per prendere una caramella, senza spingersi e senza cercare di averne di più degli altri.
I volontari ci hanno detto che nonostante le disastrose condizioni in cui si trovano a vivere, i bambini sono sempre sorridenti, si accontentano di poco e sono contenti di andare a scuola.
In India il Sermit ha costruito circa 20 scuole; aiutare i malati è molto difficile in quel Paese perché spesso molte persone per motivi religiosi legati alle caste non vogliono farsi curare.
Basterebbero poco più di 40 centesimi al giorno per garantire la sopravvivenza di un bambino, poco più del costo di una caramella!
Le testimonianze dei volontari ci hanno fatto molto riflettere, siamo dei ragazzi fortunati e non ce ne rendiamo conto perché non dobbiamo confrontarci con problemi come la mancanza di acqua e di cibo. Noi a scuola litighiamo anche per chi deve andare per primo in bagno, quando ci sono nel mondo bambini che pur morendo di fame rispettano gli altri. E’ bello pensare che dietro a tanta sofferenza ci siano persone che scelgono di fare del bene senza scopo di lucro.
(gli alunni della III D)
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