Ultima modifica: 3 Maggio 2016
ISTITUTO COMPRENSIVO "Simone De Magistris" > News > News > A tu per tu con il primo cittadino di Belforte del Chienti

A tu per tu con il primo cittadino di Belforte del Chienti

Il giorno 5 febbraio noi alunni della classe I C della Scuola secondaria di I grado di Belforte del Chienti ci siamo recati al Municipio del nostro Comune per intervistare il sindaco Roberto Paoloni. In carica dal 26 Maggio 2014, il sindaco ci ha accolto con molto entusiasmo nella Sala del Consiglio, per l’occasione ha indossato la fascia tricolore ed ha risposto alle domande che riportiamo di seguito.

Intervista al Sindaco di Belforte del Chienti

Intervista al Sindaco di Belforte del Chienti.

Che cosa l’ha spinta a fare il sindaco?

Mi ha spinto il desiderio occuparmi in modo attivo e consapevole della vita politica e amministrativa del mio paese per aiutare gli altri e dare un contributo forte al luogo in cui vivo.

Cosa ha provato la prima volta che ha indossato la fascia tricolore per rappresentare il nostro Comune?

Ho provato una grandissima emozione! Mi trovavo ad un incontro insieme ad altri sindaci, ero contento del mio incarico, ma allo stesso tempo pensavo alla responsabilità che quella fascia rappresentava.

Quale lavoro svolge oltre a ricoprire la carica di sindaco? Come riesce a ricoprire contemporaneamente tali mansioni?

Io mi occupo di marketing e collaboro con numerose aziende. Il mio lavoro è molto impegnativo, ma posso gestirlo in modo autonomo e libero. Non è comunque facile far coincidere le due mansioni; ho migliorato le mie capacità organizzative ma ho dovuto comunque rinunciare a buona parte del mio tempo libero.

Da quando è diventato sindaco ha dovuto rinunciare ai suoi passatempi preferiti?

Sì, la mia bicicletta da corsa rimane troppo spesso in garage e non pratico più i miei sport preferiti come facevo un tempo… La mia priorità, comunque, è rivolta sempre alla mia famiglia a cui cerco di dedicare il mio tempo libero e le mie attenzioni.

Ci racconti come si svolge la sua giornata tipo.

La mia giornata comincia con la colazione a casa insieme a mio figlio. Poi, dopo averlo accompagnato a scuola, mi reco in municipio. Prima di tutto passo nei vari uffici per salutare i miei collaboratori, poi mi siedo alla scrivania e controllo i messaggi di posta elettronica. Gli impegni si susseguono per tutta la mattinata, in base agli appuntamenti specifici di ogni giorno e alle varie incombenze. Incontro delle persone oppure mi reco negli uffici della Provincia per sbrigare delle pratiche o esaminare delle questioni. La pausa per il pranzo è intorno alle ore 14:00 e cerco, se mi trovo in zona, di mangiare a casa con la mia famiglia. Intorno alle 15:30 ritorno in ufficio e continuo a lavorare…fino a che non arriva la telefonata di mia moglie che mi ricorda che ormai la giornata volge al termine e che è ora di cena! A volte, dopo cena, devo tornare in municipio perché ci sono le riunioni della Giunta Comunale e allora la mia giornata può durare veramente a lungo…

Quando aveva la nostra età già pensava di diventare sindaco?

Beh, no, non pensavo di diventare sindaco, però ho sempre avuto l’attitudine a partecipare in modo attivo e dinamico a tutte le attività in cui ero coinvolto. Ad esempio a scuola spesso ero il capoclasse oppure in altri ambiti, come nei gruppi sportivi a cui prendevo parte, venivo delegato dai miei compagni per parlare, a nome di tutti, con i dirigenti delle associazioni sportive per esporre particolari questioni che ci riguardavano… Sin da piccolo non ho mai avuto esitazioni a parlare in pubblico.

Quando nel 2014 è diventato sindaco era già in grado di svolgere a pieno tale carica oppure ha avuto bisogno di qualcuno che lo aiutasse?

No, quando ho cominciato questo percorso conoscevo in teoria tutte i miei compiti e le varie funzioni. I miei studi in Scienze Politiche mi hanno di certo formato per questo tipo di incarico, ma mi mancava esperienza e pratica, quindi ho chiesto indicazioni e suggerimenti a chi aveva ricoperto il mio ruolo prima di me, poi mi sono affidato alla guida sia della segretaria comunale e dei dipendenti del Comune che mi hanno saputo condurre nei primi adempimenti del mio incarico. Quel clima di collaborazione e di solidarietà che ho trovato sin dall’inizio continua a favorire il lavoro rendendolo proficuo e produttivo.

Ha mai celebrato un matrimonio civile?

Sì, ho celebrato dei matrimoni civili e mi sono emozionato tantissimo. Formare una nuova famiglia mi ha infuso sia sentimenti dolci, perché si entra nella sfera affettiva di due persone che in quel momento si uniscono in matrimonio, sia solenni perché la mia responsabilità in quel momento era grande. Ritengo che la famiglia sia un aspetto importante e fondamentale della società.

Qual è la cerimonia ufficiale a cui tiene di più e che suscita in Lei delle emozioni?

Sono tanti i momenti ufficiali che mi emozionano. Celebrare un matrimonio, come ho appena detto, è uno di questi, ma anche dare la cittadinanza ad uno straniero. Tra le cerimonie a cui presiedo sicuramente quella che mi suscita emozione è la commemorazione dell’eccidio dei Martiri di Montalto che si svolge il 22 marzo. Questo episodio è uno dei più tristi della nostra storia. Durante gli scontri della Seconda Guerra Mondiale, proprio nelle nostre zone, tra Vestignano e Montalto, trenta giovani furono fucilati da soldati nazisti. Durante le celebrazioni, il ricordo di quelle vittime rimane vivo e l’eroico sacrificio di quei ragazzi, che erano poco più grandi di voi, deve essere un insegnamento per diventare cittadini migliori.

Qual è la mansione più divertente della sua carica?

Mi diverto quando partecipo alle feste popolari del paese, che segnano un momento di svago e di allegria per la comunità, inoltre in queste occasioni ho la possibilità di incontrare i cittadini e colloquiare con loro. È piacevole anche quando devo inaugurare una nuova attività o un nuovo locale, che segnalano operosità e sviluppo nel nostro territorio.

Qual è la parte più noiosa?

La parte più noiosa è legata alla burocrazia. Seguire ed esaminare pratiche è un lavoro più monotono, anche se necessario…

Fino ad ora qual è stato il successo più significativo che ha ottenuto per Belforte?

Sicuramente il successo più importante è stato la realizzazione di due nuove aule del plesso della Scuola primaria. Per ora un’aula accoglie la classe prima, mentre l’altra è utilizzata come aula insegnanti. Inoltre sono state tinteggiate le pareti con colori vivaci e allegri e il restyling ha reso la scuola più accogliente! L’inaugurazione è avvenuta poco prima di Natale e c’è stata una gran festa!

Tra i suoi progetti per migliorare il Comune c’è qualche iniziativa per favorire i momenti di svago e di cultura per noi ragazzi?

Sì, ho dei progetti per voi ragazzi. Intanto nel nostro comune manca un teatro e mi piacerebbe realizzare una struttura che possa accogliere rappresentazioni, ospitare momenti di svago ed eventi culturali per richiamare un numero sempre maggiore di giovani. Poi vorrei che anche a Belforte, come già in molti comuni, ci fosse il Consiglio Comunale dei Ragazzi, formato da un gruppo di giovanissimi che si occupino dei problemi del proprio paese e della propria scuola. Sono certo che il coinvolgimento diretto e attivo dei ragazzi nella vita del nostro paese possa portare benefici e innovazioni alla comunità oltre che allegria e vivacità. E poi, chissà, forse tra di voi c’è il futuro sindaco di Belforte…

Classe IC

La classe IC con il sindaco di Belforte del Chienti

La classe IC con il sindaco di Belforte del Chienti.