Carnevale, anche quest’anno.
Il Gatto e la Volpe, protagonisti della festa di Carnevale della scuola dell’infanzia di Caldarola.
È Carnevale.
Anche quest’anno.
Potevamo scegliere di non festeggiarlo, un giorno di scuola come un altro. Oppure onorare le tradizioni che segnano l’appartenenza e la condivisione.
Anche quest’anno.
Ce lo ricorderemo questo anno, e non solo per le limitazioni imposte ma anche, e soprattutto, per la capacità dei bambini di adattarsi, di resistere, di insegnarci a farlo senza opporsi. Semplicemente accettando.
Ecco allora che arriva il Carnevale, e grazie alla lettura della storia di Pinocchio siamo catapultati dentro ad un Teatro dei Burattini dove incontriamo le maschere tradizionali italiane, Arlecchino e Pulcinella.
Le sezioni lavorano a modo loro per creare e sperimentare il Carnevale.
La sez dei 5 anni sperimentano la pittura verticale, il compagno posto di fronte diventa modello da trasformare in un allegro pagliaccio. Un modo divertente per entrare in relazione, guardarsi negli occhi, osservare con attenzione ogni particolare. Trasformare divertendosi.
Nella sezione dei 4 anni un gioco con le stelle filanti si trasforma in pregrafismo e introduce all’argomento delle forme. Non è stato facile riuscire a soffiare le stelle filanti, per alcuni è stato interessante esplorare le loro forme, il gioco ha coinvolto tutti.
Il gioco è una cosa seria.
B.Munari
Queste attività hanno preparato la vera festa che si è svolta oggi, il giorno di Carnevale.
Quest’anno non è stato possibile realizzare percorsi o giochi di altro tipo ma abbiamo comunque cercato di creare un momento condiviso per i bambini. Lo sfondo integratore ci aiuta sempre a creare feste a tema, quest’anno Pinocchio ci ha traghettati in un paese gioioso e spensierato. Ogni sezione ha scelto il suo personaggio e in sezione abbiamo realizzato le fascette.
I bambini sono stati raccolti nell’ampio salone e hanno atteso l’arrivo dei due grandi imbroglioni, personaggi noti al nostro amico Pinocchio: Il Gatto e il Volpe.
Il loro arrivo ha destato molta curiosità tra i bambini.
I due simpatici imbroglioni avevano ingannato Pinocchio convincendolo a seminare il denaro che ha in tasca perché l’indomani sarebbero diventato una grande pianta di monete d’oro.
Ci hanno provato anche con i bimbi della scuola.
Ci saranno riusciti?
Quei due furbetti se ne sono scappati con tutte le monete d’oro affidate loro dai bambini.
P: “Chi sei?”
G: “Sono l’ombra del Grillo parlante”
P: “Che vuoi da me?”
G: “Voglio darti un consiglio. Ritorna indietro e porta i quattro zecchini, che ti sono rimasti, al tuo povero babbo, che piange e si dispera per non averti più veduto”.
P: “Domani il mio babbo sarà un gran signore, perché questi quattro zecchini diventeranno duemila.”
G: “Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che ti promettono di farti ricco dalla mattina alla sera. Pe rilasso solito o sono matti o sono imbroglioni! Dai retta a me, ritorna indietro.”
P: “E io invece voglio andare avanti.”
G: “Ricordati che i ragazzi che vogliono fare di capriccio e a modo loro, prima o poi se ne pentono.”
P: “Le solite storie. Buonanotte Grillo”