Ultima modifica: 25 Maggio 2016
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Dagli Appennini alle Ande – Incontro con Manuel Rubio

Manuel Rubio

Manuel Rubio

Incontrare la musica peruviana è come immergersi in un mondo dove la malinconia si fonde alla ricerca delle proprie origini ed alla nostalgia della libertà perduta. Questo il messaggio lasciato da Manuel Rubio, un signore peruviano residente in Italia da circa 30 anni, che Sabato 9 Aprile ha incontrato gli alunni della classe IIIC . Manuel ha portato con sé alcuni strumenti simbolo del Sudamerica, come la quena, il charango ed il flauto di Pan. La quena è un flauto in legno (in passato ricavato anche da ossa animali) che nonostante la forma piuttosto rudimentale permette di produrre un’infinità di modulazioni e sonorità. Il charango è una piccola chitarra dalle doppie corde che ricorda l’influsso della dominazione spagnola. Ora realizzato in legno, nei tempi passati era costruito con lo scheletro dell’armadillo. Il flauto di Pan, attestato nella Grecia classica, è costruito con canne di bambù di diversa lunghezza ed è lo strumento più usato durante le feste.

Agli strumenti della tradizione si sono uniti, durante il periodo della colonizzazione, i tamburi degli schiavi neri deportati nei Caraibi. Tutta la musica peruviana moderna , in particolare quella andina, trae ispirazione e perpetua il ricordo del genocidio delle popolazioni precolombiane. Molti motivi tradizionali sono stati ripresi ad esempio nelle canzoni rivoluzionarie degli Inti-llimani contro la dittatura del generale cileno Pinochet. Come tutta la musica sudamericana quella peruviana è in continua evoluzione grazie a numerose forme di contaminazione; quelli che negli anni passati erano considerati semplicemente strumenti musicali della tradizione folklorica sono oggi parte integrante di strutture orchestrali.

Per approfondimenti cercare:

  • A.Hugo Gutierrez, Kalamarka in Parigi.
  • Renè de La Rosa, El pituco.
  • Federico Tarazona, El cocodrilo verde.
  • Los Kiarkas, Llorando se fue.