Ultima modifica: 28 Maggio 2015
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Dialettiamoci Primavera 2015

La primavera ha riaperto il sipario del teatro comunale di Caldarola, dove il 10 ed il 16 maggio gli alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria di I Grado hanno rappresentato gli spettacoli ‘’Happy birthday Mr Scrooge’’ e ‘’Largo al factotum’’, liberi adattamenti da ‘’Canto di Natale’’ di Charles Dickens e da ‘’Il barbiere di Siviglia’’di Gioacchino Rossini.

Il progetto, promosso dalla compagnia teatrale ‘’Fabiano Valenti’’ di Treia e finanziato dai cinque comuni, è stato curato come lo scorso anno dall’operatore teatrale Francesco Facciolli. Le rappresentazioni sono state la lezione finale di un intenso anno di lavoro, che ha visto impegnati gli allievi in un laboratorio di dizione, studio dei linguaggi non verbali, recitazione, danza ed ideazione delle scenografie. La scelta di confrontarsi con i due capolavori del XIX secolo è stata dettata da un filo di continuità con le precedenti edizioni di Dialettiamoci Primavera, ovvero l’approfondimento del testo letterario e del genere lirico.

Seppure diversi tra loro, i due allestimenti hanno sottolineato un medesimo aspetto comune alla vita sociale di tutti i tempi: i diritti fondamentali della persona negati e contrastati in nome del denaro.

In ‘’Happy birthday Mr Scrooge’’ le contraddizioni dell’età vittoriana, divisa tra il progresso industriale e lo sfruttamento della classe operaia, sono rivissute nella figura attualissima di un uomo d’affari che, insensibile ai problemi sociali che lo circondano, è chiamato a rinascere a nuova vita dopo una notte passata in compagnia dei fantasmi della sua coscienza. Tra scenografie e costumi in stile optical anni ’70 i giovani attori hanno giocato con  versi famosi di Shakespeare, battute in inglese e musiche di gruppi rock e pop.

“Largo al factotum” ha presentato al pubblico Figaro, un giovane barbiere, simpatico e furbacchione con il compito di aiutare la bella Rosina a sfuggire dalle grinfie del vecchio tutore, che la vuole sposare ad ogni costo per appropriarsi della sua eredità. Nella loro rappresentazione gli alunni hanno voluto mantenere vivo il legame esistente tra la commedia originale di Beaumarchais e la ben più nota riduzione operistica di Gioacchino Rossini, introducendo nel testo brevi dialoghi in francese e alcune tra le arie più famose dell’opera lirica. Ciò ha permesso di coinvolgere un gran numero di studenti; infatti, mentre sul palco erano impegnati i ragazzi della II A, dai palchetti i compagni delle classi Prima e Terza si esibivano nel canto.

Al secondo anno di esperienza possiamo permetterci di affermare l’importante valenza educativa e didattica del progetto di Teatro nella scuola, che ha offerto ai giovani allievi la possibilità di acquisire nuove conoscenze e crescere nella condivisione e nel confronto per il raggiungimento di obiettivi comuni.

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