“Giornalismo… A tu per tu”
Gli alunni delle classi IV e V di Caldarola e V di Belforte hanno realizzato pagine di giornale per informare la comunità scolastica e non, riguardo la giornata conclusiva del Progetto “ A tu per tu con la Protezione Civile “.
Compito autentico “Giornalismo… A tu per tu”
( Il compito si riferisce alla progettazione delle classi IV e V dei plessi di Belforte e di Caldarola relativa al periodo 25 Febbraio- 11 Maggio, sulla libertà di pensiero, di parola e di stampa: il giornalismo)
Competenza chiave:
Comunicazione nella madrelingua;
Competenza digitale;
Competenze di base in campo scientifico
Profilo di competenza:
possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni;
ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire
usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Situazione problema: come realizzare pagine di giornale per informare la comunità scolastica e non, riguardo la giornata conclusiva del Progetto “ A tu per tu con la Protezione Civile “.
Consegna operativa: Il 30 aprile 2016 lungo il viale Umberto I di Caldarola interverranno le componenti operative della Protezione Civile, voi alunni, da bravi giornalisti e/o reporter, dovrete documentare gli aspetti più significativi della manifestazione per inserirli nel sito dell’Istituto.
Prodotto atteso: articoli, foto, interviste, disegni.
Tempi e fasi di lavoro:
-percorso formativo sul giornalismo ( vedasi progettazione)
-raccolta materiali durante la manifestazione
-cooperative learning
Le medesime fasi sono descritte in modo più dettagliato nella seguente tabella.
Tappa | Tempi | Attività | Metodologia | Disciplina | Competenza focus |
CONDIVISIONE DEL SENSO |
1 ora |
Conversazione collettiva classi IV e V |
Discussione |
Italiano/ Cittadinanza e Costituzione/ Scienze |
Motivazione- identificazione e scopo del destinatario |
PROGETTAZIONE | 1 ora | Progettazione di sei mini redazioni. Divisione in gruppi misti classe IV, V di Caldarola e V di Belforte del Chienti e assegnazione dei ruoli ( intervistatore, reporter, cameraman, giornalista, editorialista) I bambini DSA o BES avranno all’interno del gruppo il ruolo di illustratore e fotoreporter | Ideazione e pianificazione | ||
RACCOLTA MATERIALI | 4 ore |
Ognuno nel proprio ruolo raccoglie informazione riguardo: -giacche verdi e cinofili di Fano -evacuazione e intervista al ferito -descrizione del progetto e resoconto delle componenti della Protezione Civile -inaugurazione di modulo AIB -foto e video di tutte le componenti -interviste alle autorità. |
Tecnologia/ Cittadinanza e Costituzione; Lingua italiana; Scienze; Arte. | ||
PRODUZIONE | 3 ore | Analisi, rielaborazione e produzione di articoli | Cooperative learning, metacognizione. | Italiano/ tecnologia/ scienze/arte/ cittadinanza e costituzione | Revisione di un atteggiamento comunicativo, sensibilità al contesto |
RIELABORAZIONE | 2 ore | Presentazione dei lavori ai compagni | Restituzione | Rielaborazione orale controllando l’emotività | |
VALUTAZIONE | 1 ora |
-Questionario di autovalutazione individuale -Co-valutazione del prodotto (il migliore perché più rispondente ai criteri condivisi all’inizio) |
-Riflessione individuale -Votazione e spiegazione della scelta |
Cittadinanza e costituzione | Metacognizione |
Questionario di autovalutazione individuale
Colora la faccina che ti rappresenta:
Valutazione del prodotto ottenuto nel compito autentico (esplicitata prima dell’inizio dell’attività: liv. essenziale, intermedio, buono e avanzato)
Dimensioni | liv.essenziale | liv.intermedio | liv.buono |
Integrazione di risorse | Rispetto delle regole essenziali per la stesura di un articolo correlato da foto | Rispetto delle regole essenziali per la stesura di un articolo chiaro ed efficace, correlato da foto significative | Rispetto delle regole essenziali per la stesura di un articolo, presenza di un sommario introduttivo e declinazione del fatto, correlato da foto significative |
gruppo | |||
1 | |||
2 | |||
3 | |||
4 | |||
5 | |||
6 |
Un altro strumento di valutazione è rappresentato da un questionario a domande aperte consegnato agli alunni dopo la relazione degli analizzatori che aiuterà le ins.ti a valutare le conoscenze disciplinari.
Le ins.ti, alla luce dei risultati dei questionari, delle rubriche e delle osservazioni in itinere, valuteranno l’efficacia dell’attività proposta.
Si allegano gli articoli, le interviste e le foto realizzate dai vari gruppi.
GIORNATA FINALE DEL PROGETTO “A TU PER TU CON LA PROTEZIONE CIVILE” |
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Sabato 30/ aprile/2016 noi alunni delle classi 4° e 5° di Caldarola e di Belforte del Chienti siamo convocati per la giornata conclusiva del progetto “ A tu per tu con la Protezione Civile”. |
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Tale progetto è iniziato a novembre quando la maestra ci ha informati che avremo partecipato all’iniziativa mostrandoci la piattaforma del sito http://scuolamultimediale.protezionecivile.it/ facendoci conoscere le seguenti finalità:
la conoscenza delle diverse tipologie di rischio; favorire comportamenti tesi al rispetto del territorio; l’acquisizione di norme comportamentali di autodifesa preventive d’adottare in caso di emergenza al fine di ridurre le possibili conseguenze dei rischi. Ma ci siamo accorti che per entrare nel sito vero e proprio dovevamo inserire un login; la maestra ci ha assegnato le passwords e, appena entrati, ci siamo ritrovati nell’…”Arcipelago dei rischi” dove le isole rappresentavano i rischi e la terraferma il sistema di Protezione Civile. Come prima cosa abbiamo affrontato il rischio generico; abbiamo scoperto che il rischio è il prodotto di questi tre fattori: espozione x vulnerabilità x pericolosità (PxExV). Ci siamo, poi, divisi in gruppi, e ogni gruppo si è occupato di uno dei seguenti rischi: rischio sismico, rischio idrogeologico, rischio vulcanico, rischio incendi boschivi, rischio industriale e rischio ambientale. Al termine l’analizzatore ha riferito a tutti i compagni quanto imparato… Abbiamo, infine, effettuato i test proposti alla fine di ogni isola. Studiando i vari fascicoli ci siamo accorti che il tutto era diviso in tre momenti fondamentali: conoscenza dei fenomeni rischiosi, conoscenza del comportamento, previsione e prevenzione. Il rischio sismico è provocato dai movimenti della terra sottostante e comprende come fenomeni terremoti e tsunami; avviene all’improvviso, quindi non possiamo prevederlo, ma conosciamo le aree a maggior pericolosità sismica grazie ai centri di ricerca che hanno inventato vari apparechiature come il sismografo per registrare i sismi, e per salvaguardare l’uomo e i beni culturali, hanno emanato delle leggi antisismiche. La scienza che riguarda questo rischio è la geologia. Il rischio idrogeologico, invece, riguarda l’acqua e gli effetti che ha sulla terra; i fenomeni che lo interessano sono frane, alluvioni, erosione costiera, valanghe e subsidenza; tra le misure di difesa quella che tu e tuoi amici potreste cominciare ad adottare è il rispetto dell’ambiente; c’è una scienza che aiuta i centri di ricerca a prevedere i cataclismi: è la meteorologia. Il rischio vulcanico riguarda le eruzioni e le conseguenze che possono causare; non si può prevedere molto precisamente quando avverranno, ma ci sono dei fenomeni che fanno capire se c’è attività vulcanica in zona; anche questo rischio ha una scienza specifica che è la vulcanologia. Invece il rischio incendi boschivi come fenomeni comprende gli incendi di boschi e foreste; un incendio può essere rappresentato da un triangolo, composto da materiale da ardere (combustibile), ossigeno (comburente) e scintilla (calore); si origina quando si verificano contemporaneamente le tre condizioni che stanno ai suoi vertici. Questo rischio non ha una scienza vera e propria, ma ci sono degli scienziati che emanano, solitamente d’estate, un bollettino che spiega quali sono le zone a rischio. |
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Il rischio industriale riguarda gli incidenti in fabbrica e il rilascio di sostanze nocive per l’ambiente e per la popolazione. Il rischio ambientale riguarda l’ inquinamento e le alterazioni dei tre elementi di aria acqua e terra con conseguenze nocive per gli esseri viventi. Una delle tante misure di prevenzione è il riciclaggio. La sua scienza è l’ecologia. Durante l’anno scolastico abbiamo incontrato alcuni volontari della Protezione Civile dei Cinque Comuni, tra cui Tamara Carducci, e un rappresentane regionale, che ci hanno spiegato il sistema Protezione Civile ( la Terraferma). Con loro abbiamo anche simulato le procedure in caso di terremoto; divisi in gruppi, ognuno ha avuto un incarico: Sindaco, personale della Sala operativa regionale, Vigili del Fuoco, addetti al Pronto soccorso, volontari…e il ferito. Ci siamo divertiti molto anche ad usare la radio trasmittente! E eccoci alla giornata conclusiva… La responsabile Tamara Carducci, per farci conosere meglio il Sistema, ha invitato all’iniziativa queste componenti:
CC-carabinieri(112)
CfS-corpo forestale dello stato(1515)
VVFF-vigili del fuoco(115)
GdF-guardia di finanza(800669666)
Polizia di stato(113)
Polizia provinciale(800216659)
UNICAM-università di Camerino(800054000)
CRI-croce rossa italiana(118)
CNSAS-soccorso alpino(112)
COC-centro operativo comunale Caldarola(042178363)
Volontariato(0733905529)
Giacche verdi-volontari a cavallo(0722330523)
Cinofili Fano(0721805145)
Radio fano
Polizia locale(0733256346)
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SIMULAZIONE
Caldarola- Simulazione alla scuola Primaria e Secondaria di una scossa di terremoto. Il bidello suona tre volte la trombetta, i ragazzi della Secondaria escono ordinati in fila indiana. Ma…Attenzione! Una persona (l’assessore Debora Speziani, che era in una classe per una lezione di educazione civica) manca all’appello. Sono arrivati, tempestivamente, prima i vigili del fuoco e poi l’ambulanza. I Vigili del Fuoco sono entrati per controllare la struttura dell’edificio, poi gli addetti dell’ambulanza per portare in salvo il ferito. Tutto è andato per il meglio.
Dopo l’accaduto intervistiamo il ferito: |
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Come ti sei ferita? <<Ero in classe, quando i bambini sono usciti, mi sno fatta prendere dal panico e così sono inciampata con la gamba del banco, sono cascata e dal soffitto è caduto un pezzo di cemento, mi sono ritrovata incastrata sotto le macerie>>. Come ci si sente ad essere salvato? <<Ho preso tanta paura pensavo che mi cadessero sopra altre macerie. Quando ho sentito l’ambulanza arrivare e visto quelle persone davanti ai miei occhi, ho avuto una bellissima sensazione>>. |
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Come ci si sente ad essere salvato? <<Ho preso tanta paura pensavo che mi cadessero sopra altre macerie. Quando ho sentito l’ambulanza arrivare e visto quelle persone davanti ai miei occhi, ho avuto una bellissima sensazione>>. Come ti senti dopo questa esperienza? <<Mi sento molto felice di parlare con voi e di ritornare a casa . Mi è servita la lezione: mai farsi prendere dal panico ma seguire le semplici regole che avete imparato per l’evacuazione, so che non è facile perchè la paura è paura ma basta fare quello che ci hanno insegnato. Questa poi era una simulazione, ma pensate alle persone dell’Aquila che sono rimaste sotto le macerie e che non ce l’hanno fatta! Non lo auguro a nessuno!>>. Hai avuto paura? <<Si, moltissima>>. |
I volontari a cavallo: le giacche verdi, hanno entusiasmato il pubblico. |
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Sabato 30 Aprile a Caldarola in provincia di Macerata lungo Viale Umberto Primo c’è stata la manifestazione della protezione civile. Erano presenti: le Giacche verdi, la Croce rossa italiana, l ‘ Unità cinofila antidroga, i Vigili del fuoco, Soccorso Alpino, i Carabinieri, Corpo forestale dello stato, Polizia locale, Polizia di stato, Polizia provinciale, |
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UNI.CAM., C.O.C., Volontariato gruppi comunali, Cinofili Fano, Radio Fano.
Giacche verdi a Cavallo Un nostro compagno di scuola, Catriel, nipote di uno storico “giacca verde” è salito sul cavallo di Lapucci Lucio che aveva la sella del nonno. Catriel racconta che quando gli sono morti tutti i cavalli il nonno ha donato la sella alle giacche verdi. L ‘ A.N.G.I.V. Associazione nazionale giacche verdi è nata nel 1996 a Serravalle , ed ha sede a Macerata.
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Ha da sempre il compito di monitoraggio dell’ ambiente per salvarlo da possibili calamità naturali o provocate dall’ uomo. I membri dell’ associazione, tutti volontari, addestrano i loro cavalli per andare in posti angusti dove la forestale non riesce ad arrivare con i propri mezzi. Questi signori sono davvero appassionati e dimostrano un grande amore per i loro animali e per l’ ambiente. Il signor Lapucci |
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Lucio e Calamita Mariano ci hanno raccontato alcune loro avventure: l’ ultimo fatto in cui sono intervenuti è accaduto due mesi fa quando hanno partecipato alla ricerca di una ragazza di Civitanova Marche dispersa, ritrovata poi a Loreto. I cavalli sono dei “ castroni “, e sono davvero belli!!!
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L’ inaugurazione del modulo A.I.B. |
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Sabato 30 Aprile a Caldarola in provincia di Macerata in occasione della manifestazione “A tu per tu con la protezione Civile ’’ è stato inaugurato un nuovo mezzo che “spara” acqua! All’inaugurazione c’erano i Sindaci dei 5 comuni , che si chiamano : L. Giuseppetti , G. Ottavi , S. Pinzi E. Tondi R. Paoloni e Giammario Ottavi che ha fatto un breve discorso e ha tagliato il nastro. |
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L’ UNITA’ CINOFILA |
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Davanti alla scuola parte l’ unità cinofila |
Ci è stato spiegato che per i cani cercare la droga è un gioco e che l’animale non viene assolutamente drogato! Per gli agenti è un lavoro molto importante, impegnativo, che può salvare delle vite.
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Gli agenti della guardia di finanza hanno sistemato lungo la strada delle borse vuote ed hanno fatto partire il cane che, le ha annusate tutte, ma non ha trovato nulla. Successivamente il responsabile ha aggiunto una borsa con la “droga” ed il cane, sembrava impazzito, si muoveva repentinamente, aveva trovato “ la polverina bianca.” |
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INTERVISTA A TAMARA |
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-Che cosa l’ha spinta a realizzare questa manifestazione?1 Mi ha spinto la passione che ho per il volontariato e la voglia di diffondere la cultura della Protezione Civile e far conoscere ai giovani, a voi e alle vostre famiglie che cosa fa la Protezione Civile e quali sono i nostri compiti. -E’ stata lei a chiamare tutti i componenti della Protezione Civile? Io e il mio collega Renato Vita, che per questa occasione, siamo i responsabili del progetto “a tu per tu Protezione Civile”. – Perché ha voluto collaborare con noi bambini? Perché voi siete il nostro futuro, le nostre nuove generazioni, da qui ,da voi dobbiamo far partire la cultura della prevenzione dei rischi.
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– Quanto l’ha impegnata questa attività ? Molto, però è tempo che dedico volentieri alla Protezione Civile e a voi.
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-Chi ha collaborato con lei nell’organizzazione della manifestazione? Questa manifestazione è organizzata dai cinque Comuni per cui dei volontari dei cinque comuni hanno partecipato , le Amministrazioni ci hanno supportato, la scuola è stata anche lei attrice predominante di questa manifestazione e tutti quelli che vedete oggi qui. -Qual è stata una situazione molto impegnativa? Sicuramente le emergenze, le emergenze sono molto impegnative: ricordo l’Aquila nel 2009 che comunque è stata la mia prima emergenza lontana da casa , una settimana all’ospedale da campo San Salvatore all’Aquila che in qualche modo ti cambia perché comunque sei fuori da casa, sei con altri volontari, alcuni li conosci altri no, però devo dire con determinati volontari ancora ci sentiamo, anche se sono di altre Province, per cui nascono anche delle amicizie. –Di solito riuscite collaborare e a condividere con chi fa parte del gruppo? Certo, alla base di tutto c’è lo spirito di collaborazione. – Avete mai fallito delle imprese?
Indubbiamente ci tengo a precisare che non siamo supereroi sicuramente noi ci mettiamo tutto l’impegno e la professionalità che abbiamo per aiutare gli altri fallire è umano , per cui si può anche fallire.
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LE FOTO DEI NOSTRI REPORTER E I DISEGNI |
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