IL DONO DI CIPÌ

Siamo giunti al termine di questo anno scolastico straordinario: è iniziato in modo tradizionale ma, interrottosi bruscamente, si sta concludendo in un modo del tutto inaspettato, a distanza. E anche innaturale, perché se naturalmente si sta insieme, in questo tempo abbiamo dovuto imparare un modo nuovo: distanti e distanziati. La mancanza di contatto,  l’uso di mascherine che ci coprono il viso (e il sorriso), possono comunque offrirci una nuova opportunità: quella di affinare i nostri sensi, di imparare una vicinanza di azioni quotidiane, un prendersi cura nuovo dell’altro fatto di empatia, gentilezza, accoglienza e comprensione.

Questo tempo della restrizione può educarci ad un nuovo modo di stare insieme, perché se con l’abbraccio o il bacio posso sentire la vicinanza dell’altro, ora sarà importante avere occhi nuovi per riconoscere i gesti, ascoltare le parole…e quei gesti fatti, quelle parole dette possono assumere un significato nuovo. 

A conclusione di questo anno l’augurio è che questo tempo non vada perduto ma che noi possiamo comunque vederne i frutti e lasciarli maturare nella nostra quotidianità. 

La Didattica a distanza ha messo in evidenza la volontà di mantenere un legame ma, allo stesso tempo, ha anche permesso di constatare la fatica di una relazione da uno schermo. I bambini, in questo tempo, ci hanno insegnato che la relazione non si può fare on line, che lo stare insieme ha bisogno di un tempo e di uno spazio condivisi, perché in quel tempo e in quello spazio sono possibili le esperienze, il fare insieme che lascia traccia della relazione. 

Ed è stato proprio quel fare insieme dei primi mesi dell’anno scolastico che ci ha permesso di ripartire durante la Dad, la qualità delle esperienze fatte insieme hanno costituito le fondamenta per riprendere il discorso bruscamente interrotto. Cipì è stato lo sfondo integratore su cui abbiamo programmato le esperienze, anche a distanza, ci ha permesso di prenderci cura l’uno degli altri e con le sue avventure abbiamo parlato di amicizia, solidarietà, gentilezza. 

A conclusione di questo anno, Cipì ci ha fatto un dono, anzi quattro…gli uccellini che abbiamo adottato a settembre e di cui i bambini hanno imparato a prendersi cura durante il tempo scuola, hanno deposto le uova: la loro scoperta ci ha fatto pensare ad un augurio di speranza, un messaggio di vita che ci permette di guardare al futuro con fiducia. 

Ci avevano detto che forse gli uccellini non sarebbero riusciti a fare le uova perché il nido non era adatto, ma questi fantastici bengalini ci hanno dimostrato che la vita è più forte di ogni regola. Nei prossimi collegamenti saremo attenti a verificare ogni cambiamento, sarà emozionante assistere alla schiusa delle uova insieme ai bambini.

In attesa di poter vivere nuove avventure insieme, le insegnanti augurano a tutti i bambini e a tutte le bambine Buone Vacanze, con l’augurio di vederci a settembre, a scuola.

Un abbraccio a tutti da parte di Carla, Carolina, Jane, Sara, Maria Grazia, Laura e Francesca.