Il Dott. Nabil Al Zein incontra la III A
ISLAM: COME, QUANDO, PERCHÉ? PARLIAMONE!
ISLAM: COME, QUANDO, PERCHÉ? PARLIAMONE!
Lo scorso 11 maggio 2017, noi della classe III A di Caldarola, abbiamo avuto occasione di approfondire la religione musulmana grazie all’intervento, in classe, del dottore Al Zein Nabil.
L’incontro è servito soprattutto a farci capire che le persone di religione musulmana non sono così come vengono descritte, spesso, dalla televisione, ma ben altro.
Grazie all’intervento del dottore, inoltre, abbiamo compreso che i musulmani non sono molto differenti dai cristiani nell’ambito di fede e nelle pratiche religiose e che non sempre, ciò di cui ci parla la tv, corrisponde al vero credo islamico.
Il dottore ha raccontato un po’ la storia della sua vita, e dopo aver risposto alle nostre domande (che erano state inviate a lui in anticipo, rispetto all’incontro) il sig. Nabil ha soddisfatto anche altre nostre curiosità riguardo all’islam.
Alla fine dell’incontro il dottore ha regalato alla nostra classe, quindi alla nostra scuola, il libro del Corano che noi alunni potremmo consultare liberamente ed infine ha recitato una preghiera, proprio per noi, in arabo.
In sostanza, questo confronto con il sig. Nabil, e quindi con una persona di religione differente da quella prevalente, ci ha permesso di riflettere e di capire che non bisogna giudicare le altre persone solo sulla base di quello che si sente dire in giro, ma bisogna informarsi e pensare con la propria testa, per evitare di parlare male e di offendere gravemente gli altri.
Siamo veramente grati al dottor Nabil per averci dedicato del tempo, per aver condiviso con noi la sua storia, le sue conoscenze e la sua esperienza di fede.
Elena Zeppa (classe III A)
… gli alunni scrivono:
– «L’incontro con il dott. Al Zein Nabil è stato, secondo noi, molto interessante e stimolante, perché abbiamo scoperto cose nuove e chiarito alcuni nostri dubbi riguardo la religione islamica. Quello che ci ha colpito di più è stato quando il dottore ha parlato della sua vita e della sua esperienza di fede». (Elia, “Roy”, Klea)
– «Sono rimasto colpito quando, rispondendo alla nostra domanda: “Come si trova in Italia?”, Il dottore ci ha detto che lui si trova bene, e che, stranamente avviene proprio questo: «In Italia gli stranieri si trovano bene, sono invece gli italiani che si lamentano del proprio Paese». (“Roy”)
– «Interessante è stato sapere come il “divieto del mangiare la carne di maiale” decade, ad esempio, nel momento in cui una persona si trova in pericolo di vita e, per una questione di sopravvivenza, deve appunto mangiarne, proprio perché la “difesa della vita” prevale su qualsiasi altra norma religiosa». (Elia)
– «Io ho apprezzato tantissimo il fatto che il dott. Nabil sia stato disponibile a venire nella nostra scuola per parlare della sua religione, perché considerando tutto quello che in questo periodo sta succedendo nel mondo (esempi: attentati dell’isis, terrorismo, questione siriana, ecc..) secondo me è importante ascoltare la sua testimonianza, in quanto musulmano, ed in quanto originario della Siria». (Klea)
– «Questo incontro è stato interessante perché il dott. Nabil ci ha spiegato molto bene la sua religione permettendoci di approfondire alcuni argomenti, come ad esempio: le tradizioni islamiche, il libro sacro e la questione del “terrorismo” e dell’Isis. Siamo stati contenti di sapere che al dott. Nabil piace il cibo italiano e che in Italia dice di trovarsi molto bene». (Alessio, Cristina, Niccolò)
– «Questa occasione di confronto con il dott. Nabil mi ha interessato particolarmente perché è stato il mio primo vero incontro con una persona di fede islamica, la quale mi ha chiarito i miei maggiori dubbi su questa religione. Il dottore è stato molto disponibile con noi; inizialmente ci ha raccontato un po’ la sua vita, poi ha risposto alle nostre numerose domande». (Alessandro B.)
– «Questa lezione con il dott. Nabil ci è servita per conoscere di più la religione musulmana, per soddisfare tante nostre curiosità e cose che ancora non sapevamo o che sapevamo in maniera errata. Siamo rimasti molto colpiti da questa religione perché, avvicinandola, ci siamo accorti che ci sono diversi punti in contatto con la nostra religione cristiana e che comunque le differenze non sono “ostacoli”, così come si pensa, per cui abbiamo avuto occasione di “conoscere di più e meglio” la religione musulmana». (Michela, Davide ed Elena)
– «Di questa lezione ciò che ci ha maggiormente coinvolto è il fatto che il dottore ci ha riferito che sente come un “dovere” quello di essere disponibile ad andare nelle scuole: il dovere di spiegare cos’è veramente l’Islam, contrariamente a quello che sentiamo ogni giorno in televisione». (Leonardo Ant. Mirco, “Sonia”)
– «A noi, questo incontro ci è piaciuto molto perché ci ha chiarito che non tutti gli islamici sono come noi ce li immaginiamo, cioè attentatori e terroristi; semmai questi sono una piccola parte che interpretano male il Corano; la maggioranza sono tutte persone per bene». (Matteo e Sara)
– «La lezione con il dott. Nabil è stata significativa perché ha chiarito molti dei nostri dubbi e dei nostri pregiudizi, inoltre ci ha aperto la mente e ci ha fatto vedere più chiaramente la realtà ed i fatti che accadono. Abbiamo scoperto molte cose curiose riguardo all’islam, come ad esempio il fatto che secondo la tradizione islamica nella crescita in famiglia dei bambini/e, fino a 9 anni si privilegia e si ritiene fondamentale la figura della mamma e comunque una presenza femminile, mentre dopo i 9 anni è preferibile la presenza del padre, e comunque di una figura maschile». (Wendi, Guilherme)
– «Abbiamo gradito molto questo incontro perché riteniamo importante conoscere, in maniera più approfondita, un’altra religione (in questo caso, l’islam). Il dott. Nabil durante l’incontro ci ha parlato un po’ della sua vita, poi ha provveduto a rispondere alle nostre domande». (Gabril, Leonardo Ann.)