Occhio all’etica!
Gli alunni della IID incontrono il Mondo equo e solidale
In occasione del concorso “Equamente – Occhio all’etica’’, bandito da Mondo equo e solidale per l’anno scolastico 2013-2014, sono venute a scuola due volontarie, Nishi e Silvia, a parlarci dei progetti di cooperazione e di sviluppo che l’associazione di cui fanno parte svolge in vari Paesi del mondo. Inizialmente ci hanno dato dei post-it chiedendoci di scrivere la prima parola che ci veniva in mente pensando al significato degli aggettivi “equo” e ”solidale”. Le parole trascritte sono state raccolte in cinque gruppi di significato: aiutare, cibo, mondo, soldi e schiavitù. Abbiamo deciso di rappresentare la parola “aiutare” in quattro modi diversi dividendoci in gruppi: suonando con strumenti tradizionali in legno, facendo un mimo, scrivendo una poesia e sviluppando un disegno. Dopodiché abbiamo visto alcuni video ed immagini che ci hanno fatto capire in quale situazione si trova il mondo: gli stati del Nord del mondo stanno derubando quelli del Sud. I contadini e gli operai sono sottopagati dalle multinazionali (che si arricchiscono sempre di più), i bambini vengono sfruttati e i prodotti destinati alle grandi catene di distribuzione sono O.G.M (organismi geneticamente modificati). Non tutti sanno che dietro alla dolcezza del cioccolato che arriva sulle nostre tavole si nasconde l’amarezza di tanti lavoratori che guadagnano 3 euro l’anno e sono costretti a far lavorare anche i loro bambini per sopravvivere, questo è quello che abbiamo appreso attraverso la visione di un video intitolato ‘’Il lato oscuro del cioccolato’’.
Grazie al commercio equo e solidale tutto questo può cambiare: i lavoratori ricevono una giusta retribuzione ed in alcuni casi anche un pre-finanziamento per progetti di sviluppo locale come la costruzione di scuole, i bambini non vengono sfruttati, i prodotti sono naturali, le biodiversità rispettate e valorizzate. Nishi e Silvia ci hanno poi guidato alla lettura delle etichette di alcuni prodotti della Bottega del mondo che avevano portato, tra cui il caffè, il riso thai ed alcuni prodotti di pulizia per la casa. Abbiamo notato che la composizione e la tracciabilità di questi prodotti è sempre garantita e che la loro distribuzione avviene nel rispetto della dignità umana e dell’ambiente. Facendo più attenzione a quello che mangiamo e che acquistiamo anche noi possiamo diventare consumatori più consapevoli.
Il concorso a cui partecipiamo prevede di scattare 10 foto o realizzare 10 disegni accompagnati da didascalie che parlino di un prodotto a scelta tra quelli che Mondo equo e solidale ha fatto conoscere in Europa, come il thè verde, il cacao, il caffè, lo zucchero di canna. Noi abbiamo scelto la pianta del Babassù, una preziosa palma da olio di cui non conoscevamo l’esistenza ma che ci ha subito incuriosito. Il Babassù è chiamato dagli indigeni dell’Amazzonia ”Pianta della vita”, proprio perchè da essa dipende gran parte della loro economia: olio alimentare, farine, materiale per la realizzazione di cesti, tappeti e coperture per le case. L’olio che si estrae dalle sue noci è molto emolliente ed è impiegato nella preparazione di creme, balsami, saponi, detergenti e perfino come biocarburante! Coordinati dagli insegnanti Venanzo Cerqueti, Paola Consolati e Francesca Cortignani abbiamo ricercato notizie ed immagini del Babassù e della foresta amazzonica, il meraviglioso luogo in cui questa pianta cresce, poi abbiamo realizzato una breve presentazione unendo i testi a disegni realizzati con i pastelli. Per tutti noi alunni questa esperienza è stata molto interessante e divertente, ci ha fatto riflettere molto ed è servita a farci capire molte cose che prima ignoravamo, come ad esempio che una semplice pianta può rappresentare un mezzo di sopravvivenza per migliaia di persone.
Justin Kokomani-Alanis Passarini classe II D