Pippo si mostra e ci fa scoprire l’autunno
Come ogni anno, è giunto il momento di scoprire il personaggio che accompagnerà i bambini durante tutto l’anno scolastico. Quest’anno, inoltre, è stato particolarmente misterioso, perché ci ha aiutato nella fase dell’ambientamento senza mostrarsi mai.
Come ogni anno, è giunto il momento di scoprire il personaggio che accompagnerà i bambini durante tutto l’anno scolastico. Quest’anno, inoltre, è stato particolarmente misterioso, perché ci ha aiutato nella fase dell’ambientamento senza mostrarsi mai.
I bambini erano molto curiosi, e impazienti che il personaggio misterioso si rivelasse dopo i diversi indizi inviati per aiutarli a scoprirne l’identità; le orme colorate lasciate sul pavimento e sulle porte delle aule del primo giorno avevano fatto ipotizzare: “sarà un orso”, “un leone”, “un mostro”… Poi un giorno i bambini avevano scoperto delle orecchie vicino al buco della serratura: “un coniglio maestra, è un coniglio”, “no, un asinello”, “io penso sempre ad un mostro”. La curiosità di avere una conferma alle ipotesi formulate cresceva sempre di più finché una mattina le insegnanti richiamano l’attenzione dei bambini sul campanello del portone d’ingresso che suona insistentemente: “ma chi sarà a quest’ora?? tutti i bambini sono arrivati!!! Un venticello agitato scuote e lascia cadere le foglie con più forza stamattina, ci vorrà avvisare di qualcosa?”
Io penso che, se alla nascita di un bambino,
una madre potesse chiedere ad una fata di dotarlo del dono più utile,
quel dono sarebbe la curiosità. (Eleanor Anna Roosevelt)
Entra la collaboratrice scolastica nelle aule recando una letterina con un messaggio per i bambini. Dal foglio fuoriesce una codina… Il personaggio misterioso li invita a recarsi al vicino parco, dietro alla sede del Comune di Caldarola: ci saranno delle sorprese per loro, indizi, e, soprattutto, lì lo potranno incontrare, conoscere e portarlo a scuola, dove resterà un anno intero.
Le insegnanti chiedono: “Andiamo che dite, possiamo fidarci di lui?”
Tutti sono d’accordo per andare all’appuntamento. “Sarà un personaggio buono se ci fa delle belle sorprese !”
Tutti insieme arriviamo sul luogo indicato e notiamo la presenza di una signora con al guinzaglio un graziosissimo cagnolino.
È Pippo! Il personaggio dei messaggi, ci scodinzola, e i bambini accorrono ad accarezzarlo.
Pippo si scusa per le orme lasciate sul pavimento i primi giorni di scuola, ma per farsi perdonare invita i bambini ad una caccia al tesoro: nel parco sono nascosti tanti prodotti autunnali, compito dei bambini sarà trovarli e raccoglierli.
Tutti i bambini, suddivisi per sezione, si precipitano a raccogliere tutti i prodotti autunnali sparsi sull’erba, sotto le panchine, attorno agli alberi. In pochissimo tempo i cesti sono stati riempiti, pronti per essere portati a scuola insieme a Pippo, amico tanto atteso e finalmente trovato. Il contatto diretto con la natura e l’impegno in un’impresa da effettuare in un contesto fuori dalle mura scolastiche, stimola i bambini a una maggiore consapevolezza delle proprie capacità e ad un’autonoma disposizione alla collaborazione.
Al termine dell’incontro Pippo lascia un regalo ai bambini e alle bambine, un libro in cui sono raccolte tante storie della fattoria che permetteranno ai bambini e alle bambine di conoscere il mondo, acquisire competenze relazionali, scoprire le regole dello stare insieme.
Nelle giornate successive i piccoli alunni hanno svolto due compiti autentici:
1. come poter creare le condizioni necessarie all’adozione del cagnolino, fisicamente diverso da noi e con esigenze “particolari”:
Il compito autentico è uno strumento didattico che mette i bambini e le bambine in una posizione attiva. Di fronte al problema posto dall’insegnante (“come creare le condizioni…”) i bambini e le bambine sono messi nella condizione di pensare soluzioni, formulare ipotesi. Il compito autentico è di sostegno allo sviluppo della competenza madrelingua, promuove la capacità di imparare ad imparare e di sperimentarsi nella propria libera iniziativa e imprenditorialità, ovvero competenze del saper vivere. Poter favorire, fin dalla prima infanzia, nel bambino e nella bambina, processi di riflessione e sviluppare modalità creative di risoluzione dei problemi, consente ai bambini e alle bambine di sentirsi competenti, instillando fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.
2. Come possiamo disporre i prodotti dell’orto e del frutteto della fattoria di Pippo, per poter creare l’angolo dell’Autunno, in cui fare tante esperienze sensoriali, logiche, scientifiche.
Allestimento laboratorio autunnale.
Classificazione dei materiali raccolti, favorisce competenze logiche matematiche nei bambini, spinge alla riflessione.
Farlo in gruppo permette a ciascun bambino e a ciascuna bambina di imparare dagli altri, di trasformare un apprendimento individuale in un apprendimento collaborativo.
Il nostro obiettivo:
elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere,
ad apprendere per tutta la vita dalla vita stessa.
R. Steiner