UN GIORNO DA SPELEOLOGI
UN GIORNO DA SPELEOLOGI
Era domenica 28 Aprile e mamma mi ha chiamata presto perché dovevamo andare in gita alle grotte. Dovevamo visitare la”grotta Bella”, un grotta non turistica a Frasassi, perchè quest’anno, a scuola, abbiamo aderito ad un progetto che ci ha fatto conoscere più approfonditamente il mondo delle grotte e la fauna e la flora che vi abitano. Io mi sono svegliata subito, balzando dal letto, perché ero emozionata. Mi sono vestita e ho fatto colazione, poi abbiamo aspettato la maestra Elsa che veniva con noi. Dopo il viaggio, che è durato un’ora circa, siamo arrivati ad un grande parcheggio dove c’erano i bambini di Caldarola. La speleologa ci ha presentato dei ragazzi con cui dovevamo entrare nella grotta, e ci ha dato le ultime raccomandazioni.( Elena)
Dopo un po’ ci hanno fatto mettere il caschetto, era un pò largo ma un ragazzo ce lo ha stretto. Ci siamo incamminati, ma ad un certo punto la nostra guida ha chiesto dove era, secondo noi, l’ entrata della grotta, indicandoci il lato sinistro della strada, lì la potevamo vedere . Qualcuno di noi aveva detto che era un tombino e qualcun altro che era un posto con dei piccoli blocchi stradali. Siamo andati a verificare, era proprio il tombino. Prima è scesa la nostra guida, poi si è calato un mio amico e poi io, dietro di me mia sorella e la maestra. Appena scesi abbiamo trovato un Geotritone poi un altro e un altro ancora, la maestra l’ ha toccato, ma lui non si è mosso, era ruvido e carino. Dopo un po’ siamo arrivati in una stanza dove c’era l’acqua sulfurea che puzzava di zolfo, era una pozza profonda e trasparente.( Elia)
In un’altra stanza ci hanno fatto spegnere le luci dei caschi, siamo rimasti al buio per sentire le gocce d’acqua calcarea che sbattevano contro le stalagmiti che si stavano formando, è stato un momento emozionante abbiamo “visto” cosa “vedono” i pipistrelli e i geotritoni , cioè nulla, il buio assoluto!( Elena )
Passati in un’altra stanza pensavo che eravamo scesi più in profondità, invece no, eravamo andati più in superficie perché c’erano delle radici che penzolavano dal soffitto. Dopo ci hanno fatto trovare l’uscita da soli e noi bravissimi ci siamo riusciti. Siamo usciti, ci siamo cambiati perché eravamo sporchi di fango, abbiamo fatto pranzo al sacco, giocato e poi siamo ternati a casa. .( Elia)
Mi è piaciuta molto questa esperienza perché siamo andati nella grotta con i caschetti e mi sono divertita molto ad essere una “vera” speleologa. ( Elena)