Un Natale stellare…
Gli auguri di Buon Natale a tutte le famiglie da parte delle insegnanti.
Il Natale è alle porte, e la scuola, come ogni anno, diventa un luogo privilegiato per riconoscere i segni tradizionali che permettono a tutti, grandi e piccini, di dire: “Tra poco è Natale!”.
La scuola rappresenta anche il luogo dove poter avviare i bambini ad una educazione spirituale, che non significa religiosa, ma formazione dell’animo, sensibilità alla presenza dell’altro, compartecipazione alle sue emozioni.
Molte sono le occasioni e le storie tradizionali per prepararci a questa importante festività e, quest’anno in particolare modo, ci siamo fatti aiutare dal personaggio che funge da sfondo integratore, STELLA.
Stella è una bambina bisognosa di spazio e di libertà. I suoi genitori non la ostacolano con inutili regole contenitive ma la accolgono per quello che è, accompagnandola nel suo cammino di crescita. Il papà è diventato custode di un campo di atletica, questo consente alla bambina di dedicarsi alle sue attività motorie in piena libertà e autonomia.
Il parco si chiama Villa Gentile, forse perché è proprio la gentilezza la qualità messa in campo da questi genitori per accogliere il temperamento di Stella, così vivace, curiosa, piena di energie.
“(…) Già. Perché se Stella aveva una carica fuori dall’ordinario,
anche le qualità che servivano per seguirla dovevano essere straordinarie,
se si voleva tenerle testa e nello stesso tempo non sprecare tanta meravigliosa energia.
I suoi genitori sapevano che sarebbe stato impossibile contenerla in un qualunque appartamento,
ma soprattutto volevano indirizzarla, non contenerla.
La bambina più forte del mondo, S.Salis, Salani editore, pag. 7
Con la lettura di questo testo ci vogliamo aprire alla possibilità di accogliere veramente ogni bambino e ogni bambina per le caratteristiche che gli sono proprie, abbandonando la pretesa di un cambiamento per diventare “conforme” ai nostri standard. L’impegno dell’intero corpo docente (di ogni ordine e grado) è quello di permettere ad ogni bambino e ad ogni bambina di sentirsi accolti a scuola, valorizzati. Ciò non significa “accontentarli” per farli felici, ma renderli felici pur non accontentandoli.
Si sta avvicinando il Natale, la scuola prepara il suo tradizionale presepe e come ogni anno i protagonisti sono i bambini e le bambine; ancora una volta, attraverso un compito autentico* a cui hanno partecipato tutti i bambini di 5 anni del plesso, creiamo l’allestimento del presepe.
Chiediamo ai bambini:
“Come immaginate possa realizzare Stella il suo presepe? In quale ambiente?
Per donare a Stella il suo presepe ideale possiamo realizzarlo con quali materiali?”
Facciamo un campo di atletica dove si fa la corsa con gli ostacoli, il salto in lungo, il salto in alto, il lancio del martello …;
Ci vuole un cielo con la stella cometa ed altre stelle;
Un cielo nero e blu perché è notte;
Poi dobbiamo fare una sabbiera per il salto in lungo, usiamo la farina del polentone che è gialla;
Ci vuole un materassino per il salto in alto col cartone e il colore blu come il mare;
Facciamo le montagne e la neve, se prendiamo l’ovatta che è bianca e morbida va bene;
Per la capanna ci vogliono il legno, i chiodi e un martello.
Procuriamo il materiale necessario e iniziamo la realizzazione del nostro presepe.
Continuiamo il lavoro nelle sezioni coinvolgendo gli altri bambini di 3 e 4 anni. I personaggi sono stati realizzati dai bambini a casa, una scelta fatta dalle insegnanti, per coinvolgere i genitori nella vita di scuola, favorire nei bambini il racconto di ciò che vivono, sostenere una padronanza linguistica che aiuta il bambino e la bambina ad arricchire il proprio vocabolario, a sentirsi sempre più sicuro di se nell’esprimere i propri bisogni. Ogni bambino e ogni bambina, una volta riportato a scuola il loro personaggio, lo hanno posizionato scegliendo liberamente lo spazio da occupare all’interno del campo di atletica.
Terminato il lavoro ne valutiamo il risultato.
Vi piace questo presepe?
Che cosa poteva essere fatto meglio?
È bello;
È come l’avevamo pensato;
Però manca la gabbia per il lancio del martello. Bisogna farla.
*Il compito autentico è un “problema complesso e aperto, posto agli studenti per dimostrare la loro padronanza di qualcosa”. Porre questioni, fin dalla prima infanzia, e sostenere i bambini e le bambine nella ricerca di soluzioni che vanno poi attuate e verificate, permette loro di attivare processi di problemi solving, creatività, pensiero divergente…competenze necessarie nel quotidiano. La scuola, in questo caso dell’infanzia, non prepara alla scuola primaria, ma alla vita.
Il risultato secondo noi insegnanti è straordinario, originale, unico. Parla dei bambini e delle bambine, del loro personale modo di ragionare e costruire il sapere.
Per salutarci prima delle vacanze le tre sezioni si sono riunite in salone per condividere la canzone che tutti i bambini hanno preparato in questo periodo: è stata scelta Lo Stalliere, cantata allo Zecchino D’oro nel 2002, un grande augurio per ogni bambino e ogni bambina, di accendere i propri sogni, lasciarli brillare proprio come le stelle.
Ma proprio quando ci siamo seduti, ecco spuntare dal cortile Babbo Natale, che anche quest’anno ci ha omaggiati della sua presenza.
Un momento magico che ha emozionato tutti.
A conclusione di questo anno, ringraziamo le famiglie per la loro collaborazione, i bambini e le bambine per la loro partecipazione e motivazione alla scoperta.
Buone feste.