Una giornata tra coding e arte
Giovedì 19 aprile 2018: gli alunni delle seconde alla quinta edizione di Urbino CodyTrip
Giovedì 19 aprile 2018 noi alunni della classe IIC, insieme ai nostri compagni della IIA di Caldarola, abbiamo partecipato alla quinta edizione di Urbino CodyTrip.
Ci siamo ritrovati verso le 11:00 presso il Cinema Ducale insieme a circa 600 ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia: Taranto, Messina, Rimini, Roma… Lì ci attendeva il professor Alessandro Bogliolo che ci ha spiegato le basi dell’informatica e della programmazione, insieme a quello che avremmo fatto nel pomeriggio.
Il primo informatico che ci è stato presentato è Charles Babbage, ideatore di una macchina capace di eseguire delle istruzioni. Egli progettò una macchina infinitamente riprogrammabile, però non riuscì mai a costruirla perché il governo britannico, che inizialmente aveva finanziato le ricerche, rifiutò di concedere altri finanziamenti: l’idea che si potesse costruire una macchina che eseguisse un lavoro mentale venne ritenuta assurda. La seconda è una donna, Ada Lovelace, che, venuta a conoscenza della macchina progettata da Charles Babbage, ideò e descrisse un algoritmo per quella macchina, sviluppando così il primo programma per un calcolatore, il primo esempio di software della storia. Come ha detto il professor Bogliolo, dal punto di vista pratico questa sua invenzione non ha portato a nulla, essa però ha segnato l’inizio di un modo di ragionare estremamente rigoroso. Circa cento anni dopo, Alan Turing presentò il modello concettuale di una macchina in grado di leggere, scrivere, memorizzare ed elaborare qualunque informazione in base alla disposizione di soli due numeri, lo 0 e l’1. Questi tre matematici hanno gettato le basi della storia dell’informatica.
Dopo questa breve lezione di storia informatica, ci siamo divertiti con la programmazione, attraverso giochi di ascolto e di ragionamento che prevedevano la formulazione di semplici algoritmi, cioè di una serie finita di istruzioni per risolvere un problema.
Siamo stati in teatro per circa due ore, poi ci siamo ritrovati in cortile Raffaello per pranzare e iniziare la caccia al tesoro. Per il pomeriggio, infatti, erano in programma i Code Hunting Games, giochi creati dal professor Bogliolo e dai suoi collaboratori nella convinzione che grazie al pensiero computazionale sia possibile divertirsi e nel contempo visitare una meravigliosa città rinascimentale come Urbino, che è uno dei patrimoni dell’Unesco. Ma cos’è il pensiero computazionale? È la capacità di concepire ed esprimere procedimenti rigorosi che portino a risolvere un problema o a realizzare un’idea attraverso una concatenazione di passi elementari. Il gioco quindi consisteva nel ritrovare, per il centro storico di Urbino, dei QR Code, questi ci avrebbero assegnato degli indovinelli di coding: se l’indovinello veniva risolto correttamente ci veniva comunicato il luogo in cui si trovava il successivo codice e così via. Ogni indovinello risolto era un indizio per l’enigma finale. Se la risposta non era corretta, si doveva attendere un minuto prima di poter tentare di nuovo, noi però abbiamo sempre indovinato al primo tentativo! Tutti i meccanismi del gioco erano gestiti direttamente da un bot Telegram.
A partecipare erano 50 squadre formate da scuole di ogni ordine e grado, dalla primaria alla superiore: la nostra classe, il gruppo “Green Grocer Mobile”, si è classificata 4ª e questa per noi è stata una grande soddisfazione, anche perché lo scorso anno, a causa di una serie di contrattempi, non eravamo neanche riusciti a completare il gioco! Anche i nostri compagni di Caldarola non se la sono cavata male, infatti sono arrivati sesti.
La caccia al tesoro si è conclusa al Palazzo Ducale che, dopo aver scattato delle foto con il prof. Bogliolo, siamo andati a visitare. A guidarci era la nostra professoressa di arte, Roberta Sorrentino. Abbiamo visto moltissime opere d’arte, tra cui la Flagellazione di Cristo e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, la Muta di Raffaello, la Città ideale attribuita a Luciano Laurana. Abbiamo anche trovato un’opera di Simone de Magistris, pittore originario di Caldarola e a cui è intitolato il nostro Istituto Comprensivo, la Madonna col Bambino e i santi Francesco, Giovanni Battista e il donatore, una delle ultime opere che l’artista ha realizzato, insieme al figlio.
Dopo la visita al palazzo abbiamo avuto del tempo per poter comprare un ricordo di questa bella giornata.
Partecipare a Urbino CodyTrip è un’esperienza che consigliamo a tutte le scuole, perché aiuta, divertendosi, a ragionare grazie a degli indovinelli complessi.
Per concludere questa giornata al meglio, nel pullman abbiamo deciso di scatenarci con canzoni, balli e risate. Abbiamo anche cantato una canzone napoletana in onore della nostra supplente di arte che ci mancherà tantissimo.
Classe IIC