Ultima modifica: 4 Febbraio 2016

C’era una volta Terezin

Venerdì 29 gennaio 2016, gli studenti della classe 3ª A della Scuola Secondaria di Primo Grado di Caldarola hanno portato in scena l’opera dal titolo: C’ERA UNA VOLTA TEREZIN e speriamo non ci sia mai più!.

C’ERA UNA VOLTA TEREZIN e speriamo non ci sia mai più!

 

Venerdì 29 gennaio 2016, gli studenti della classe 3ª A della Scuola Secondaria di Primo Grado di Caldarola hanno portato in scena l’opera dal titolo: C’ERA UNA VOLTA TEREZIN e speriamo non ci sia mai più!

Traendo spunto dall’opera per bambini Brundibar del compositore ceco ebreo Hans Krása, gli alunni, attraverso ricerche e analisi di documenti del tempo, hanno dato vita ad uno spettacolo che, prima di tutto, ha voluto rappresentare il loro viaggio nella memoria di una delle peggiori pagine della storia dell’umanità: la Shoah.

La cittadina di Terezin, costruita alla fine del 1700 dall’imperatore Giuseppe II d’Asburgo-Lorena in onore della madre Maria Teresa d’Austria, durante la seconda guerra mondiale venne trasformata nel maggior campo di prigionia della Repubblica Ceca. Oltre 140.000 prigionieri passarono di lì, tra essi circa 15.000 bambini, la maggior parte dei quali morì nelle camere a gas di Auschwitz. Durante la loro permanenza nel ghetto alcuni educatori cercarono di organizzare delle attività affinché questi non perdessero la speranza di poter sopravvivere a tale tragedia. Grazie a loro sono arrivati a noi disegni, poesie e pensieri che testimoniano le singolari esperienze dei fanciulli nell’assurdo mondo di Terezin.

Ricostruzione storica, poesie e disegni dei bambini del campo, arie di Brundibar hanno dialogato continuamente con il testo drammatico (curato dal regista Francesco Facciolli, che da tre anni segue i ragazzi nell’attività teatrale), dando vita a una rappresentazione che non ha mai assunto il tono pesante della celebrazione né è scaduta nella banalizzazione.

Molti i consensi ricevuti sia nello spettacolo della mattina, al quale hanno assistito gli allievi delle due scuole secondarie dell’Istituto e alcuni rappresentanti della scuola secondaria di primo grado di Castelraimondo, sia in quello serale, che ha avuto come spettatori le famiglie e tutti coloro che hanno voluto partecipare. In modo particolare è stato apprezzato il percorso compiuto dagli alunni, che appaiono molto più maturi sia sotto il profilo didattico che sociale, riconoscendo al laboratorio teatrale un ruolo di primo piano nel raggiungimento di tali obiettivi.

Un ringraziamento particolare va ai ragazzi della classe IIA, che, sapientemente diretti dal professor Fabio Tiberi, hanno eseguito le arie dell’opera conferendo allo spettacolo la completezza necessaria.

Prof.ssa Daniela Ferramondo