Ultima modifica: 26 Giugno 2019
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What’s coding? A Camporotondo si “programma” con i PON!

È terminato con grande successo il PON “WHAT’S CODING?” svoltosi a Camporotondo e incentrato sullo sviluppo del pensiero computazionale e della creatività digitale.

È terminato con grande successo il PON “WHAT’S CODING?” svoltosi a Camporotondo e incentrato sullo sviluppo del pensiero computazionale e della creatività digitale.
Il termine “Coding”, che letteralmente significa programmazione, in questo percorso ha assunto un significato molto più ampio, è diventato un modo per esprimere la naturale tendenza alla creatività, al divertirsi programmando, ma anche allo sviluppo del pensiero computazionale.
I bambini coinvolti, dalla prima alla quinta della scuola primaria, hanno partecipato alle lezioni con entusiasmo e voglia di imparare: divisi in piccoli gruppi, hanno lavorato insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento e il loro pensare e riflettere nello svolgere attività pratiche.
Gli incontri del modulo sono stati così caratterizzati:
-What’s coding? Introduzione al pensiero computazionale.
Dopo la visione di un video introduttivo i bambini sono stati invitati a riflettere su che cosa significhi ‘programmare’ e su quanti oggetti programmabili facciano ormai parte della nostra vita quotidiana.
Poi, divisi in due gruppi, hanno sperimentato una semplice ma efficace attività di programmazione: hanno ideato sul pavimento dell’aula un percorso che la squadra avversaria ha dovuto ‘codificare’ per iscritto, descrivendo nella giusta sequenza le istruzioni attraverso le quali compiere il percorso stesso dalla partenza all’arrivo.

Sono passati successivamente a un kit di programmazione fai da te il ‘CodyRoby kit’ composto da una scatola porta carte, una scacchiera, cards e pedine attraverso il quale, gli alunni si sono sfidati a ‘colpi di coding’.

-Alla scoperta del coding!
Attraverso il sito code.org, divisi in piccoli gruppi, hanno svolto delle esercitazioni guidate al computer sull’uso dei blocchi di programmazione che sono serviti a comprendere il funzionamento di un ambiente di programmazione digitale. Gli alunni poi, si sono messi alla prova e hanno progettato un semplice elaborato componendo ed eseguendo delle stringhe di programmazione; successivamente hanno mostrato e spiegato agli altri gruppi il loro progetto.

-Robotica educativa: scopriamo il kit Lego Education Wedo 2.0
Gli alunni, dopo aver visionato il kit e preso confidenza con i pezzi e il software Lego Wedo 2.0, divisi in gruppi da quattro ognuno con un proprio ruolo, che poi hanno alternato, ( Progettista, magazziniere, assemblatore e validatore) hanno realizzato e programmato prima semplici artefatti, poi progetti via, via sempre più complessi e si sono esercitati a modificare le stringe di programmazione sperimentando nuove soluzioni.


-Il coding ‘va in scena’!
Nel corso dell’ evento finale, alla presenza delle famiglie, dopo la visione di un video che ha riassunto i momenti salienti del pon, gli alunni hanno illustrato le i loro progetti utilizzando la scenografia da loro realizzata per presentare i manufatti costruiti e programmati grazie al kit Lego WeDo 2.0.
Infine anche le famiglie sono state coinvolte dai bambini nella costruzione di semplici progetti di robotica.

Il percorso effettuato, modulato da frequenti momenti di condivisione del lavoro, ha permesso ai ragazzi di fermarsi a riflettere sugli artefatti (hardware, software, etc.) prodotti durante le attività.
Inoltre ha avuto una notevole incidenza nello sviluppo della manualità, della capacità di astrarre, nell’organizzazione spazio-temporale, nella sperimentazione di nozioni di matematica, geografia, storia…
Sono stati tutti veramente soddisfatti!